Innovazione e sviluppo dei territori periferici : ipotesi, opportunità e proposte per innovare e stimolarne la crescita

In un mondo in cui l’economia è sempre più spesso sull’orlo della crisi, in cui l’ambiente viene costantemente violentato dall’uomo, si sente la necessità di dare una svolta al nostro modo di agire. Oggi più che mai l’innovazione e lo sviluppo devono avere come principi fondamentali quello della Sostenibilità e della Responsabilità Sociale.
Possono le realtà periferiche essere promotrici di sviluppo e innovazione? E’ possibile un cambiamento su larga scala partendo dal basso, cioè dai piccoli gesti quotidiani?

Questo è stato il tema dell’evento “Innovazione e sviluppo dei territori periferici : ipotesi, opportunità e proposte per innovare e stimolarne la crescita” tenutosi il 28 maggio a Patti.
All’interno dello storico “Caffè Galante” (1929) si è cercato di capire quali possibilità di sviluppo hanno i centri periferici e qual’è oggi la realtà siciliana.
Padrone di casa è stato Nino Galante, presidente del “Club Amici di Salvatore Quasimodo” e promotore del progetto “Caffè Galante”.

Il primo intervento, in video collegamento, è di Stena Paternò, portavoce di Hub Sicily, un’associazione che sta cercando di trapiantare in Sicilia l’esperienza internazionale di The Hub.
L’intento di Hub Sicily è quello di mettere insieme le peculiarità, le diversità della Sicilia per farne scaturire la ricchezza. Per far ciò è necessaria la rottura del modo di pensare egoistico del “coltivare il proprio orto”, e condividere, fare rete, scambiare le proprie conoscenze.

Il secondo intervento è di Leontine Regine, coordinatrice del Comitato “Fa la cosa giusta-Sicilia” e Vicepresidente dell’Associazione Siquillyàh, associazione nata con l’obiettivo di far maturare in Sicilia un’economia di tipo solidale.
Il Progetto “Fa la cosa giusta”, promosso dall’associazione Terre di mezzo, si propone di diffondere sul territorio nazionale i valori e i contenuti della sostenibilità ambientale e sociale.
All’interno di questo percorso si inseriscono i Gas (Gruppi di Acquisto Solidale), realtà emergente anche in Sicilia, sono circa 60 in tutta l’isola.
Una realtà importante è quella del Consorzio “Le galline felici”, tra i primi aderenti a Siquillyàh, che da 8 anni rifornisce i gas del centro-nord.

Penultimo intervento della mattinata del 28 maggio è stato quello di Carmelo Alia, dirigente del Dipartimento Regionale delle Attività Produttive Regione Siciliana, che ha presentato il Progetto Smilies (Small Mediterranean Insular Light Industries Enhancement and Support).
L’intento di Smilies è quello di risolvere i problemi legati allo sviluppo dell’area mediterranea (le aree coinvolte sono Creta, l’Egeo, Cipro e la Sicilia) proponendo una diversificazione economica da attuare attraverso lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, basate sull’eco-sostenibilità e sulla compatibilità con le attività economiche esistenti.

Il compito di chiudere i lavori della mattinata è stato affidato a Maurizio Giambalvo, ricercatore e consulente, fondatore di Next (Nuove Energie X il Territorio) e del Laboratorio per l’innovazione. Next si occupa di strategie ed interventi di sviluppo per l’innovazione nelle organizzazioni e nei contesti sociali. Il Laboratorio per l’innovazione nasce invece dall’idea che città e comunità locali possono diventare protagoniste di sviluppo perché la dimensione a misura d’uomo può costituire un elemento positivo nella costruzione di comunità competitive ed eco-sostenibili. A questo proposito risulta interessante il servizio “Catamìati”, un servizio di consulenza creativa per l’innovazione d’impresa fornito dal Laboratorio per l’innovazione.

Con la sua esperienza Maurizio Giambalvo sembra quasi rispondere alla domanda posta precedentemente, e cioè : Possono le realtà periferiche essere promotrici di sviluppo e innovazione?
Se si lavora insieme, se ci si attiene a dei principi etici saldi, forse un altro mondo è davvero possibile.
La strada sarà ancora lunga, ma quello che si evince è che la Sicilia in questo processo non sta a guardare.

Effettuare test avanzati su applicazioni Ajax con l’aiuto di eValid

Grande successo di partecipanti al primo webinar organizzato dal nostro partner statunitense  Software Research Inc. Si sono registrate importanti partecipazioni da molte nazioni come Inghilterra, Portogallo, Francia, Germania, Repubblica Ceka, Egitto, Russia, Ucraina, Messico, Nuova Zelanda, Thailandia, India, Usa e Canada.

Siamo molto contenti della risposta avuta e del clima interessato e di forte coinvolgimento che si è instaurato durante lo scorso  WebCast. 

Siamo ancora più contenti di comunicare il prossimo evento:  Advanced Ajax Testing

Data: Mercoledì 21 Aprile 2010,
Ora: 11:00 ora del Pacifico, 2:00 Eastern Time, 20:00 PM Fuso orario dell’EuropaWebinar Descrizione: http://www.soft.com/eValid/Promotion/Email/2010/webinar.html
Registrazione: https://www2.gotomeeting.com/register/362783131

I siti web dinamici realizzati con sofisticate tecniche AJAX sono una realtà quotidiana sul web. Ebay e Amazon non sono gli unici siti che utilizzano AJAX per fornire Rich Internet Applications. Log-in, oggetti flash, elementi interattivi possono far variare notevolmente i tempi di visualizzazione di una pagina web.

La verifica del comportamento e delle prestazioni di questi siti richiede sofisticate ed affidabili tecnologie per una misura reale dei tempi di visualizzazione con il browser, e soprattutto per assicurarsi che le misurazioni effettuate siano dal punto di vista dell’utente finale.

Il “motore” di test eValid ti dà il giusto tipo di dati e può gestire le applicazioni AJAX di qualsiasi complessità con facilità. Compreso il comportamento asincrono.

Per saperne di più iscriviti al Webinar!

Registrazione: https: / / www2.gotomeeting.com/register/362783131 Mancano solo due giorni!

Come realizzare test su applicazioni AJAX in modo rapido e affidabile

Software Research Inc, azienda statunitense di cui siamo partner per l’Italia, ha organizzato un imperdibile e gratuito WebCast su come monitorare le applicaziioni Ajax con il browser eValid ™.

Mercoledì, 24 marzo 2010
2:00 PM Eastern Time / 11:00 AM Pacific Time

Il dipartimento di  Quality & Assurance tratterà il compito a volte scoraggiante di testare applicazioni Web, che utilizzano elementi AJAX complessi e componenti interattive, entro vincoli di tempo limitato per la fase di sviluppo. Si parlerà anche delle modalità di svolgere tutto ciò rispettando i  requisiti di ”budget friendly”.

Vuoi vedere come moltiplicare le tue limitate risorse ed il tuo lavoro senza una goccia di sudore e senza “coinvolgere” per questo la banca?

Il webcast di Mercoledi 24 servirà a rendere efficaci ed efficienti li test che farete in azienda sulle applicazioni web grazie all’uso di eValid.  I test di applicazioni Web AJAX possono essere semplici e veloci, realistici e precisi, accurati e affidabili.

Imparerete soprattutto:

  • ad analizzare le applicazioni web a partire dalla reale prospettiva dell’utente finale.
  • a trovare tutti i colli di bottiglia e le aree problematiche nelle vostre applicazioni web AJAX e siti web prima che lo faranno i vostri clienti potenziali…

In questo Webinar si discuterà insieme ad Edward Miller, eValid’s Chief Architect, di:

  • architettura e struttura di eValid: Come eValid rende facile il test delle applicazioni web
  • Functional Testing: Come è possibile registrare i test AJAX in modo che eValid possa riprodurli
  • Test di regressione: Come convalidare gli output per confermare l’operazione
  • AJAX Application Testing: Come sincronizzare completamente applicazioni AJAX per monitorare in modo sicuro e affidabile
  • Loading Server: Come amplificare i test funzionali di un fattore 100+ e permettere a molteplici script AJAX di realizzare un carico realistico del server

Sei vivamente invitato a partecipare a questo Webinar gratuito

Registrati subito

Servizio di monitoraggio della reputazione online per una migliore promozione aziendale

Correva l’anno 2006 quando ho cominciato ad interessarmi di reputazione web.

A quei tempi seguivo uno studente del corso di laurea in Informatica di Messina che stava lavorando alla tesi ”Visibilità sui Motori di ricerca. Promozione online della propria azienda tramite il controllo della reputazione“. Quella fu l’occasione per mettere insieme i tanti pezzi “bibliografici” che nel tempo avevo raccolto.

In quel periodo il fenomeno dei social network non era ancora esploso e ricordo che in quell’occasione provammo i tanti servizi online gratuiti per il monitoraggio della reputazione sui siti web e sui blog.

Tra i servizi per analizzare la blogsfera prendemmo in esame google.it/blogsearchblogpulse.com, icerocket.com, feedster.com, pubsub.com .

In questi anni ho continuato a seguire il tema e devo dire che la realtà italiana è cresciuta molto. Alcuni di quei servizi non ci sono più, alcuni sono rimasti tali e quali, altri si sono evoluti inserendo tra le fonti da scansionare i social network ed altri ancora hanno addirittura implementato i loro algoritimi semantici per migliorare i risultati delle ricerche nelle lingue diverse dall’inglese.

Ultimamente ho ripreso in mano la materia per aggiornarmi e per fare dei test per un nuovo format a cui sto lavorando. Ho iniziato l’aggiornamento da servizi italiani come Reputation manger e Vox populi ma mi sono subito fermato perchè queste aziende non permettono ancora di testare il loro prodotto in versione  trial. Neanche in seguito ad una semplice e rapida registrazione online. :(

All’ultimo IAB Forum di Milano avevo sentito parlare bene delle aziende italiane. Pazienza proverò i loro servizi in un altro momento.

Gli anglofoni, invece, offrono servizi di monitoraggio della reputazione web in modalità sia free che trial.  Potrei fare un lungo elenco ma preferisco citare quattro servizi, due gratuiti (Socialmention e Addictomatic) e due a pagamento (Brandseye e Trackur).

Tra questi quattro SocialMention è quello che ha soddisfatto di più le mie necessità: tempi ridotti per iniziare il test, gratuità, accuratezza e pertinenza dei risultati mostrati in riferimento a contenuti scritti da fonti italiane.

Ultimamente dovevo monitorare quanto un certo articolo pubblicato da un noto giornale italiano fosse ripreso, ripubblicato o segnalato sui social network.

SocialMention, grazie alla sua natura di motore di ricerca di contenuti generati dagli utenti e pubblicati sui social media, mi ha informato su chi stava parlando dell’articolo (obiettivo di primo livello raggiunto)  ma ha fornito anche informazioni sulla reputazione (obiettivo di secondo livello raggiunto).

Nonostante sia un servizio gratuito fornisce già dei dati di

  • Strenght: la probabilità che si stia discutendo di noi sui social network;
  • Passion: la misura della probabilità che utenti che parlano di noi continueranno a farlo;
  • Sentiment: il rapporto tra menzioni positive e menzioni  negative;
  • Reach: la misura del range di influenza.

Mi piacerebbe conoscere le opinioni di chi ha già utilizzato Socialmention. Invito chi non l’avesse ancora fatto a farlo.

Qui di seguito due interessanti video sul funzionamento di Socialmention:

Conoscete altri strumenti di monitoraggio della reputazione web che danno buoni risultati per contenuti in italiano?

Un piacevole pomeriggio a discutere di marketing virale con Mirko Pallera di NinjaLab

In questi giorni ho inserito sull’account Twitter di Mediabeta alcune pillole di saggezza prese in prestito da Mirko Pallera di Ninjalab in merito ai principi del marketing non convenzionale.

Ho avuto il piacere di conoscere Mirko qualche giorno fa,  per l’esattezza lo scorso 15 Gennaio in occasione del VIRAL MARKETING TRAINING organizzato da Stogea insieme a NinjaLab presso lo StarHotel di Bologna.

L’ incontro è iniziato con una presentazione del NinjaLab, di cosa si occupano, quali progetti hanno fatto e cosa stanno facendo. Subito dopo si è passati, tanto per sintonizzarci sulle stesse frequenze, ad una veloce carrellata di tecniche ed in particolare si è parlato di word-of-mouth.

Ma come capire se l’attività di world-of-mouth è riuscita o meno? Attraverso un monitoraggio del cosiddetto effetto buzz (ronzio), ovvero una forma altamente intensa ed interattiva di passaparola.

Subito dopo è arrivata la slide sul viral marketing e non vi nascondo che è stata una delle più interessanti. Questa slide ha presentato una definizione semplice, senza fronzoli e diretta, di marketing virale considerato come un’attività finalizzata a pensare e realizzare prodotti/servizi che abbiano in sè la propensione per diffondersi spontaneamente.

Come esempio di marketing virale ben riuscito è stata vista la campagna Axe/Lynx ‘Ravenstoke’ , qui di seguito il video con il marchio Lynx

e qui il link al video della campagna con il marchio AXE http://www.youtube.com/watch?v=z92HZpSps60

Visti questi due video e fatte due piacevoli risate abbiamo discusso di Guerrilla Marketing. Si è addirittura parlato ….di piano militare e piano politico e da quanto ho capito si avrà Guerrilla marketing solo se l’evento - che rappresenta il piano militare - scatenerà la notizia, il passaparola, la viralità - piano politico (se ho interpretato male prego Mirko di intervenire senza farmi del male) .

L’evento da solo, ad esempio delle donne nude che camminano per la città offrendo biglietti gratis per il cinema, non farà guerrilla marketing fino a quando non diventerà notizia creando un passaparola, facendo parlare di sè sui giornali o sulla TV.

Sono davvero tante le variabili che entrano in gioco durante un’azione di guerrilla marketing e soprattutto quelle difficilmente o per nulla controllabili rendono l’azione di guerrilla non replicabile.

Fatte, quindi, queste premesse quale deve essere il ruolo del Buzz nel Media Mix? Non svelo altro e rimando per una risposta o un percorso di ricerca di quest’ultima alle slide presentate durante il training:

all’indirizzo seguente troverete le slide pubblicate sul sito di Ninjalab:
http://www.ninjamarketing.it/2009/06/10/la-sacra-scuola-del-marketing-non-convenzionale/