Mediabeta curerà la comunicazione web del progetto europeo COMMONS!

Soges S.p.A.,una delle più importanti società di consulenza in progetti di assistenza tecnica e cooperazione internazionale, ha scelto Mediabeta per ideare e gestire il piano di comunicazione del progetto europeo COMMONS - Common Land for Sustainable Management.

Per il progetto COMMONS, Mediabeta si occuperà della progettazione e realizzazione del portale web e delle attività di marketing digitale. Il portale web, in particolare, sarà il punto di incontro, confronto e discussione tra i dieci partner europei del progetto e le realtà locali.

L’esperienza maturata, nei diversi continenti e contesti operativi, dai 120 professionisti interni ed i suoi oltre 500 consulenti ha fatto di SOGES S.p.A. un brand di riferimento nel campo della consulenza e dei servizi professionali.

Per il progetto COMMONS, nello specifico, l’assistenza tecnica è realizzata a favore del Dipartimento Agricoltura della Regione Sicilia che rappresenta uno dei dieci partner europei.

Quattro giorni di formazione a Campobasso presso l’Università del Molise per discutere di comunicazione, usabilità e qualità web

Quattro giorni di formazione a Campobasso con i dipendenti dell’ Università del Molise.

Quattro giorni dedicati ai temi dell’ usabilità, dell’ accessibilità web, dell’architettura informativa e del web writing.

Quattro giorni interessanti che mi hanno visto in veste di formatore a contatto con persone interessanti ed interessate, caratterizzate da un atteggiamento di “saggia” curiosità verso le tematiche a cui andavano incontro.

In questi quattro giorni abbiamo, anche, trovato il tempo per parlare della Legge Stanca e di come, a prescindere da essa, sia necessario rendere accessibili alle persone disabili i contenuti che l’ Università propone sul proprio sito web.

Non conoscevo Campobasso! E’ stato il primo contatto con questo grazioso capoluogo della regione Molise e con la sua gente che si è rivelata accogliente ed affabile.

In questi giorni ho interagito con i dipendenti dell’ Università del Molise che in vista della progettazione del nuovo sito web universitario sono stati coinvolti in questa quattro giorni di “evangelizzazione” su tematiche fondamentali per rendere un sito ed i suoi contenuti quanto più possibile fruibili ed accessibili.

Obiettivo dell’intervento era quello di sensibilizzare ed accrescere il know-how su argomenti come la qualità e l’usabilità web, la comunicazione efficace dei siti web, l’accessibilità dell’ informazione.

Ma anche e soprattutto sviluppare la consapevolezza che la qualità di un sito web nasce dalla qualità dei singoli contenuti e dalla qualità dei contenitori.
Per tale motivo si è deciso di coinvolgere i dipendenti di Unimol, gli attori principali di questo processo partecipato di costruzione della qualità per il contenitore finale che sarà il sito web.

Il primo giorno si è posta molto attenzione ai target web e si è conclusa con quattro parole chiave: utenti, contesto d’uso, efficacia ed efficienza.

Il secondo giorno lo si è dedicato agli scenari d’uso a come costruirli tramite la tecnica Personas e di come misurare la qualità in uso di un sito web tramite semplici metriche.

Il terzo giorno si è dato spazio alle buone pratiche per una scrittura web efficace, a come progettare layout efficaci ed armoniosi e come progettare architetture informative usabili.

Durante il quarto giorno abbiamo discusso dell’ accessibilità dell’ informazione per gli utenti disabili, della Legge Stanca e del suo regolamento di attuazione e come valutare se un sito web sia accessibile o meno.

Quattro giorni intensi, dal ritmo serrato, durante i quali non c’è stato spazio per la stanchezza che a volte “emergeva” (9 ore di formazione al giorno…) soprattutto per merito dei formandi che con la loro curiosità e voglia di partecipare hanno tenuto alto il mio livello di adrenalina.

Ho trovato una piacevole realtà cittadina ed universitaria molto a misura d’uomo e soprattutto a misura di studente.

Potrò solo parlarne bene…spero che facciano altrettanto loro di me ;-) .

IAB FORUM 2009 - Milano 3-4 Novembre

Quest’anno più che mai il tema centrale del Forum organizzato dall’Interactive Advertising Bureau si è incentrato sull’evoluzione rapidissima dell’economia digitale.

I dati sono inequivocabili: la connessione media giornaliera ad internet è sempre più lunga e internet viene usato sempre di più e per un maggior numero di necessità: gli utenti sono sempre più multitasking. Infatti internet è utilizzato sia per scopi professionali  ricerca di informazioni su aziende, servizi ecc.), sia per svago (dalla lettura dei quotidiani on line all’uso di piattaforme dedicate all’entertainment - musica, veideo, ecc. - e all’uso sempre maggiore di social network). Le ultime ricerche condotte svelano una prospettiva sicura, relativa alla rivoluzione digitale in atto:  l’utilizzo della rete crescerà ancora molto, creando una suddivisione di utenti cosiddetti da Sofa Internet (ovvero non proattivi) e Mobile Internet (ovvero che utilizzano internet in tutti i campi e con tutti gli strumenti a loro disposizione).

Questo farà si che il branding su internet divenga il mezzo pubblicitario del futuro. E’ una conseguenza naturale:  si tratta di uno strumento economico rispetto al ritorno che può dare, dato che con esso si può raggiungere un numero altissimo di utenti e in modo mirato.

Tuttavia, nonostante queste premesse, in Italia gli investimenti pubblicitari sono ancora sbilanciati sugli strumenti tradizionali e gli investimenti per lo sviluppo digitale da parte del governo sono ancora bloccati in qualche meandro burocratico.

Forse grazie all’intervento di tanti utenti che hanno seguito il forum e che hanno attivamente protestato inviando e-mail e utilizzando internet per incentivare l’azione del governo, qualcosa si sta muovendo… speriamo!!!

Internet è una grandissima risorsa e per questo va sfruttata e sviluppata.

Il web è un mezzo estremamente democratico e se le aziende vedessero come è facile raggiungere i consumatori utilizzando il meccanismo trasparenza delle informazioni –> creazione della fiducia –> fidelizzazione del cliente, si attiverebbero ancor di più per avere la disponibilità degli strumenti per sviluppare campagne di web marketing, migliorare i propri siti e la propria visibilità.

Bisogna prendere atto che ormai “i mercati sono conversazioni”, flusso e scambio di informazioni. L’utente è per così dire “sgamato” e ha bisogno più di servizi e rassicurazioni che di semplici prodotti.

Siamo nell’era dell’informazione, non si torna più indietro.

In arrivo Google Caffeine! Influenzerà la visibilità ed il posizionamento dei nostri siti web?

Google, per “rivitalizzare” e migliorare i risultati delle ricerche per gli utenti, ha definito un nuovo algoritmo di ricerca dal nome Caffeine .
Questo algoritmo dovrebbe portare:
· un aumento della velocità di indicizzazione;
· un numero maggiore  di pagine web indicizzate;
· risultati di ricerca più accurati.

Dalle prime indiscrezioni sembra che aumenterà la competitività per le parole chiave singole, di tipo generico; ci sarà una maggiore fluttuazione nei posizionamenti e una nuova attenzione verso le parole chiave long-tail (cioè tutte quelle parole chiave che fanno riferimento a mercati di nicchia e/o a particolari caratteristiche di prodotto o servizio e che mirano a far posizionare nelle prime posizioni dei motori di ricerca specifiche pagine del sito web).

Google Caffeine è un importante passo in avanti nelle procedure di ricerca; fino a qualche giorno fa era in beta – testing (http://www2.sandbox.google.com/).

Per fare il confronto delle campagne di ottimizzazione per i Motori di Ricerca tra i risultati di Google  e quelli di Google Caffeine è nato Compare Google (http://comparegoogle.com/), sito gratuito che non richiede registrazione  e che permette di fare questo confronto. Una volta effettuato l’accesso, non bisogna fare altro che scrivere la parola o le parole chiave nel box “google search” e lanciare la ricerca cliccando su “brew“. I risultati appariranno subito in 2 colonne affiancate, a sinistra i risultati di Google e a destra quelli di Google Caffeine.

Ma quali cambiamenti sostanziali potrebbe portare Google Caffeine? Piccoli test e ragionamenti fatti con appassionati e professionisti sembrano portare nella direzione:

· di un’ integrazione dei risultati di ricerca in tempo reale – Google è attratta dai risultati di ricerca in tempo reale che si ottengono con Twitter (proprio in questi giorni è stato siglato un accordo tra la società di Mountain View e Twitter).
La funzione di ricerca di Twitter è uno dei prodotti di microblog più hot perché rivenditori, imprenditori, consumatori ed altri utenti possono tenere sotto controllo i trend di ricerca in tempo reale.
· di una maggior importanza per i social media – anche se tecnicamente non si può definire un cambiamento, Google sta dando sempre più importanza ai profili social media più in alto nelle SERP. Siti quali Facebook, Twitter, LinkedIn, ed altri continuano a dominare le classifiche di ricerca ed è improbabile che questa tendenza si inverta presto. Il fenomeno dei social media è chiaramente qui per restare e Google concorda.
· del prevalere delle strategie SEO Website user-basedCaffeine sembra rafforzare il mantra “se ti focalizzi sulle best practice e fai  piani per il futuro…andrai  avanti”…o qualcosa di simile.
In altre parole, ci sono molte ragioni per continuare a focalizzare l’attenzione sulle strategie SEO.

La missione è rendere i risultati di ricerca più rilevanti e vantaggiosi per gli utenti.
E’ importante focalizzare l’attenzione sui contenuti del sito se si vuole continuare a rimanere in cima alle pagine di risultati di ricerca anche con Google Caffeine.

Così, è bene assicurarsi che i contenuti del nostro sito siano aggiornati e curati.

Buon “Caffeine” a tutti !!!google caffeine

Perchè la fruizione di contenuti digitali da parte degli over 44 sta diminuendo?

Spippolando qua e la nella rete, mi sono imbattuta in un interessante studio dell’Osservatorio Permanente sul Digital Content, dal quale emerge come, nel corso degli ultimi tre anni sia cambiato il modo di fruire la cultura e l’intrattenimento.

Sino a poco tempo fa, guardare un film in televisione, ascoltare una canzone da un HI-FI, consultare un libro in una biblioteca  erano gesti di routine.
Oggi, grazie allo sviluppo della tecnologia digitale, possiamo raccogliere informazioni di ogni genere attraverso strumenti digitali differenti e, soprattutto, possiamo farlo in qualsiasi luogo ci troviamo e in qualunque momento nell’arco della nostra giornata.

Alzino la mano quanti di voi non hanno mai scaricato, o provato a scaricare sul proprio lettore multimediale, musica o film per poi ascoltarla o vederli nei luoghi o nei momenti più disparati.
Io ho un lettore pieno zeppo della mia musica preferita che mi tiene compagnia lungo il tragitto che da casa mi porta a lavoro :P
Oppure chi, durante la pausa pranzo in ufficio o la sera al ritorno a casa, non ha mai “sfogliato” le pagine di un quotidiano dal web?

Da una lettura del documento pubblicato presso il sito dell’Osservatorio ( http://www.osservatoriocontenutidigitali.it ) si nota che i fruitori di contenuti digitali definibili heavy (individui di età fino ai 44 anni con livello di istruzione e reddito medio alto: impiegati, quadri, dirigenti o studenti) sono passati da 11.6 mil (23%) nel 2007 a 17.7 mil (34%) nel 2009

Nello stesso intervallo di tempo è, invece, diminuito:

  • il numero dei fruitori medium (individui di età fino ai 54 anni con livello di istruzione e di reddito medio basso: operai, impiegati, comercianti); si è passati da 12.7 mil (25%) nel 2007 a 10.7 mil (21%) nel 2009.
  • il numero fruitori con età maggiore di 55 anni, con livello di istruzione e reddito bassi (casalinghe, pensionati, residenti nel sud del Paese) è passato da 26.6 mil (52%) nel 2007 a 23.1 mil (45%) nel 2009.

e se guardiamo alla fascia di età dei giovanissimi si nota che è cambiato sia il modo di accedere ai contenuti che il modo di fruirne. In particolare emerge che:

  • mentre nel 2007 i giovani tra i 14 e i 24 anni, i cosiddetti technofan (elevata capacità tecnologica utilizzata quasi esclusivamente per la fruizione ludica delle nuove tecnologie), erano il 40%, oggi questa percentuale è arrivata al 58!!!
  • l’utilizzo di forum, chat, instant messaging per comunicare è cresciuto, tra il 2008 e il 2009, del 7% circa;
  • l’utilizzo di social network per condividere immagini, esperienze, pensieri sono aumentati addirittura del 30 %.

Non voglio aggiungere altro per non togliervi la curiosità di consultare il documento originale dell’Osservatorio Permanente contenuti digitali  ( www.osservatoriocontenutidigitali.it ).

Forse mi è sfuggito qualcosa nel documento o forse c’è ancora da riflettere, per tale motivo riprendo il titolo del post e pongo a tutti la domanda: “Perchè la fruizione di contenuti digitali da  parte degli over 44 sta diminuendo?”