Il business su internet ha uno scopo brutale: vendere e vendersi. Se il vostro sito di e-commerce non vende secondo le aspettative si può affermare di aver fatto fiasco?

Torniamo indietro nel tempo: con qualche timore avete messo su il vostro amato negozio di scarpe online. Il sito, forte di una campagna pubblicitaria online (magari pagata profumatamente…), ha cominciato a macinare visite. Con una certa emozione è arrivato il primo ordine e poi quelli a seguire. Il business plan allora è diventato più ambizioso: “l’anno prossimo venderemo il doppio”…

E invece questo non è accaduto. Perché? Che fare?

Tradizionalmente si ricorre a soluzioni tampone, come rivedere al ribasso le stime di vendita, cercare di puntare su prodotti “sicuri”, ritornare alle vecchie forme di comunicazione  se non valutare addirittura di aprire una bottega sotto casa.

Non dimentichiamo che l’ e-commerce ha una marcia in più: la raccolta dei dati. I potenziali clienti, quelli che hanno lasciato il negozio a mani vuote lasciano degli indizi:

• cercavano un oggetto diverso?
• un colore particolare?
• una marca emergente…

Le interazioni non riuscite in realtà contengono un tesoro di dati. Avere un sistema di e-commerce che raccolga  i dati di ricerca, in particolare i dati di ricerche infruttuose, permette di scoprire un nuovo mercato o bisogno insoddisfatto che altrimenti avremmo ignorato.

• Vendiamo scarpe in cuoio di produzione artigianale ma ci ritroviamo degli utenti che cercano un paio di sneakers?

Gli indizi avranno maggior valore se  ”a monte”  ci si è affidato a chi  si occupa di  rendere il sito “digeribile” ai motori di ricerca. Perché i nostri dati saranno tanto più significativi quanto gli utenti del nostro sito saranno “visitatori qualificati”, ossia visitatori interessati realmente alla categoria di prodotti che vendiamo.

• Il sito è attraente? Le informazioni sono corrette e ben visualizzate?

Il dato è ancora più valido se incrociato con alcuni indicatori come la durata media delle visite al nostro sito e la cosiddetta frequenza di rimbalzo (in percentuale le visite relegate alla visualizzazione di una sola pagina): alla luce di questi valori possiamo valutare la bontà del nostro sito.

E forse last but not least affidarsi solo all’online advertising non è poco? Hai mai pensato al

• Social media marketing
• all’ e-mail marketing
• alle soluzioni di Viral marketing?

Internet e l’e-commerce permettono a tutte le aziende di fruire di dati, di esperienze e di visibilità che prima erano ad esclusivo appannaggio di grandi imprese e questo senza sborsare un capitale: basta affidarsi a chi ha esperienza.