In questi anni ho letto molte opinioni di cosa sia meglio fare e non fare per rendere un sito usabile, e alla fine mi sono resa conto che è meglio osservare ed ascoltare l’utente. Sarà lui ad indicare la strada da seguire.
Alle volte le indicazioni che verranno fuori ci stupiranno perché lontane dalle best practice che abbiamo studiato; trasformeranno in best quelle che sarebbero bad practice. Un esempio sono i link visitati che devono essere violetti: questo colore non è sicuramente molto leggibile con uno sfondo bianco ma ormai risponde ad un modello ben preciso, creato dall’utente in questi anni di navigazione sul web.
Ma cosa è un sito usabile? Viene definito usabile un sito la cui interfaccia è efficiente, efficace e soddisfacente.
Ci può bastare una risposta di questo tipo?Assolutamente no, sopratutto perchè una definizione del genere non tiene in nessun conto i nostri cari utenti.Un sito non sarà mai usabile a prescindere dagli utenti che lo utilizzeranno e dal contesto in cui ne faranno uso.
Fatta questa premessa e sebbene, come già detto, siano gli utenti stessi a “decidere” come deve essere fatto un sito, è consigliabile focalizzare la nostra attenzione su alcuni punti fermi che sono divenuti standard per chi si occupa di usabilità.
La homepage (presentazione di un’azienda sul web) che dovrà essere riconoscibile, facile da memorizzare e aiutare nell’orientamento.
Gli utenti del web sono molto concentrati sull’obiettivo da raggiungere, quando visitano un sito è per un motivo preciso e non solo per lasciarsi suggestionare, non sopportano essere riempiti di messaggi aziendali. È quello che succede quando entriamo in un negozio e non ci rendiamo subito conto di cosa vi si vende, ci sentiamo molto disorientati. La stessa cosa accade guardando la homepage di un sito.
Senza inventare nulla e rifacendoci ai molteplici esempi presenti in letteratura si può pensare che la homepage di un sito possa essere paragonata all’atrio di un palazzo, all’indice di un libro, alla prima pagina di un quotidiano o di una brochure illustrata. Ognuna di queste metafore ha in sè un po’ di verità ma nessuna coincide con la vera natura della homepage, che è un progetto più complesso in quanto raccoglie in sé un po’ di tutte queste definizioni.
Il ruolo di chi si occupa di usabilità è quello di rendere la homepage e, più in generale, l’architettura informativa del sito, capace di comunicare immediatamente agli utenti dove si trovano, cosa fa l’azienda e che tipo di interazione offre il sito. Se si manca questo obiettivo è quasi impossibile recuperare. Un utente perchè dovrebbe fermarsi sul nostro sito se non ne comprende l’utilità?
Per poter avere una homepage efficace si dovrà dare il giusto risalto sia al logo dell’azienda che alle attività principali ed ai contenuti o servizi.
È, inoltre, importante che la home page abbia uno stile che la caratterizzi e sia facile da memorizzare, in modo tale che l’utente la possa riconoscere subito, ogni qualvolta ci arrivi durante la navigazione del sito.
Per oggi è tutto, al prossimo post. Nel frattempo ragioniamo insieme su alcune parole chiave di oggi: facile da usare, centralità dell’utente, riconoscibile, facile da memorizzare.